Nel nostro paese sono moltissime le associazioni no-profit attive sul territorio e le persone che decidono di dedicare il proprio tempo libero a promuovere una causa. Guardatevi attorno, probabilmente solo nel vostro comune di residenza hanno sede più di 5 associazioni – se abitate in una grande città potete arrivare a qualche migliaio.
Una ricchezza da non sottovalutare, certo, ma che spesso è semplicemente invisibile. Una rete che silenziosamente lavora per migliorare la qualità della vita della comunità. Mentre per alcune Associazioni la visibilità è intrinseca al proprio operato – pensiamo a tutte le associazioni culturali che si prodigano per organizzare concerti, letture, spettacoli e che hanno proprio negli eventi e nella comunicazione con il pubblico il proprio scopo sociale – in tanti casi questo aspetto viene sottovalutato se non tralasciato del tutto.
Del resto il tempo è poco e i fondi ancora meno, per cui se lo scopo di un gruppo organizzato di persone è di fornire un aiuto concreto alle fasce più deboli della comunità ecco che facilmente l’unico evento sarà l’assemblea annuale con magari una bella cena al seguito.
Ma ad una considerazione attenta possiamo vedere che se un evento attentamente pianificato può portare vantaggi ad ogni tipo di associazione, particolarmente per il suo aspetto di visibilità sul territorio :
– incontrare nuovi volontari: quante persone sarebbero disposte ad aiutarvi ma semplicemente ignorano la vostra esistenza?
– raccogliere fondi: si dona più volentieri incontrando le persone impegnate nel progetto che rispondendo all’ennesima mail o, peggio, volantino cartaceo.
– trovare degli sponsor: nonostante la congiuntura economica sono ancora molte le aziende che decidono di investire parte degli utili in beneficenza. L’evento permette loro di avere un ritorno in termini di pubblicità e di buona immagine.
– infine, da non sottovalutare, l’evento può essere l’occasione di ringraziare i vostri volontari pubblicamente e gratificare il loro impegno con il giusto riconoscimento sociale.
Si ma… quanto costa? E come faccio? Seguite il nostro blog per trovare tutte le indicazioni sulle agevolazioni previste per il No-Profit.
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di Veronica Contini, consulente per il no – profit
Ciao, ottimo articolo:) che consigli avresti per noi di hope? http://Www.hopesocialentertainment.com grazie in anticipo:)
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Il vostro progetto di fare eventi “divertenti” è sicuramente un’innovazione. Eh si, dovrebbe essere scontato eppure… è un paese per vecchi (noiosi).
Il consiglio che mi sento di darvi, da collega a collega, è di tenere sempre in conto quali sono le reali aspettative della no-profit a cui proponete i vostri eventi. A volte non sono molto chiare quindi è meglio parlarne un po’ prima. Qualche esempio: se si aspettano di trovare nuovi aderenti o volontari forse una proiezione cinematografica non è il modo migliore di fare conoscenze, nello stesso modo se lo scopo è la raccolta fondi un evento all’aperto senza controllo degli ingressi potrebbe non favorirla affatto.
La maggior parte delle associazioni ha una mentalità molto conservatrice, così si è sempre e fatto e così si farà – ci avete fatto caso che sono gli unici che ancora si affidano al mailing cartaceo postale per la raccolta di adesioni? Tante volte nel proporre un evento si deve negoziare un po’ per far passare qualche idea nuova, non trovi?
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Si, hai ragione, proprio riguardo gli obiettivi e la loro chiarezza. Ho pensato che visto che ci sono sempre remore riguardo le donazioni, o la devoluzione di parte dell’incasso riguardo gli effettivi usi. Allora mi sono detto che ci sono cause, come quella sulle staminali, in cui ci proponiamo semplicemente di sensibilizzare, informare, dar luce al problema. Insomma siamo umili, ci proponiamo più di aprire gli occhi perché in tempo di crisi forse e’ meglio e più profittevole mirare a target possibili e a basso costo, come la diffusione, emotiva e non, di informazioni di interesse generale. Ti ringrazio per il consiglio e proverò a metterlo in pratico, in questi giorni provvedo a rendere tutto più coordinato e diretto:) grazie ancora, Francesco
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