Ogni giorno nella mia e-mail compaiono dalle trenta alle quaranta proposte di nuove collaborazioni da parte di fornitori e devo dire se ne leggono davvero delle belle, l’ultima però ad avermi sollecitato a scrivere questo articolo era a dir poco curiosa: il fornitore in questione non solo ha intestato la mail ad un’altra persona ma adduceva di esserci sentiti telefonicamente, cosa mai avvenuta, e proprio dopo i nostri accordi intercorsi mi mandava la sua presentazione.
Eccovi quindi subito il primo suggerimento: ricordatevi sempre di fare molta attenzione a chi intestate la vostra e-mail e non scrivete cose non veritiere perché la vostra presentazione rischierebbe di essere immediatamente cestinata perdendo così un’ occasione.
Secondo suggerimento, proprio perché si ricevono tante comunicazioni cercate già dall’oggetto di essere precisi indicando subito che cosa state proponendo evitando di scrivere la troppo generica parola “Collaborazione”.
Le location alberghiere, soprattutto se fuori regione, dovrebbero invitare per un piccolo soggiorno le/i wedding planner invece di mandare i commerciali a presentare la struttura, sulla carta o da semplici immagini non si possono valutare gli spazi, le luci, gli arredi e così via.
I catering dovrebbero organizzare degli open day in cui far assaggiare ciò che propongono, altrimenti è impossibile da una semplice e-mail o brochure poter sentire i sapori, valutare gli accostamenti, ammirare l’impiattamento, osservare il servizio.
Stesso discorso per gli allestitori floreali e non, le pasticcerie, gli atelier di abiti da sposa e così via.
Quello che potrebbe sembrare un costo iniziale sarà invece la mossa vincente per poter entrare nel circuito dei fornitori delle/i wedding planner.
di Daniela Gafforelli titolare de il Velo e il Cilindro Wedding planner
Decisamente d’accordo!
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