Visto l’interesse riscosso dal nostro articolo su come finanziare gli eventi ecco un piccolo approfondimento dedicato al mondo oscuro e burocratico dei bandi pubblici.
Vediamo qualche pregiudizio da sfatare:
Ai bandi possono accedere solo associazioni molto grandi e strutturate: no, l’associazione deve essere registrata regolarmente e possedere un codice fiscale, ma la consistenza numerica non è mai un requisito.
Non vengono pubblicizzati, si scoprono sempre a posteriori: perché un bando sia valido è obbligatoria la pubblicazione nel bollettino ufficiale dell’ente e fa seguito quella sul sito internet. Le parole chiave a cui dovete prestare attenzione sono: Bandi, Agevolazioni, Concorsi, Premi. Leggete sempre anche i bandi ormai scaduti e annotate la data: è probabile che vengano riproposti annualmente.
I bandi finanziano la ricerca e l’assistenza ma non gli eventi: esistono bandi dedicati esplicitamente alle attività di spettacolo, arte e cultura. Inoltre all’interno di un progetto di area diversa (ricerca, assistenza, sussidiarietà) è possibile inserire un evento finale e proporlo per il finanziamento. In genere se sono esclusi dal bando è indicato esplicitamente.
La burocrazia è troppo complicata: normalmente gli enti mettono a disposizione un ufficio che segue la compilazione delle pratiche e, se è la vostra prima candidatura, controlla che i documenti siano completi. Le associazioni molto piccole o che non dispongono tra le proprie risorse interne di una persona da dedicare a seguire queste procedure possono rivolgersi alle agenzie di fundraising, ad alcuni commercialisti specializzati o a consulenti per il no-profit.
I fondi vengono assegnati a chi ha le conoscenze giuste: ecco io vorrei poter scrivere qui “No, mai”. Scriverò invece: nel testo del bando sono indicati principali parametri di valutazione per formare la graduatoria. Sono rarissimi i bandi in cui solo il primo classificato riceve il finanziamento, negli altri casi stendere un progetto adeguato può far posizionare bene il vostro evento accanto a quelli più consolidati dalla tradizione o più “sponsorizzati”.
Si usa dire che tentar non nuoce, e nel caso di un bando di finanziamento non potrebbe essere più vero.
Continua seguire il blog per approfondimenti su questo tema.
di Veronica Contini, consulente per il no – profit
Ottimi consigli, grazie.
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Fundraising per gli Eventi No Profit | evento
Pingback: Fundraising No Profit 2.0: il Crowdfunding | evento