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Eventi: i trend 2018


L’evoluzione della tecnologia procede spedita, e chi non salta sul treno resta indietro.

Siamo abituati alle novità costanti per i dispositivi che usiamo tutti i giorni – smartphone, televisioni, computer auto – ma in realtà l’innovazione digitale interessa ogni ambito, dalle segnaletiche stradali alla medicina.

Negli ultimi anni in particolare si è imposto il trend delle App. E infatti la maggior parte delle innovazioni che ci aspettano quest’anno hanno a che fare con gli smartphone, ma non solo; fanno capolino anche Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale, applicate in contesti concreti del mondo degli eventi.

TREND N°1 – La faccia come biglietto di ingresso

La crescita delle intelligenze artificiali, in grado di effettuare un sempre più accurato riconoscimento facciale, darà una svolta alla tecnologia del mercato.

La novità parte da Apple, che nel nuovo iPhone X ha implementato il login con riconoscimento facciale; le applicazioni pratiche di questa tecnologia vanno dalla sicurezza ai social, ed è certo che questa funzionalità innovativa entrerà sicuramente tra i trend per eventi del 2018.
Il primo contesto di applicazione possibile riguarda le operazioni di check-in e registrazione. I vantaggi si trovano soprattutto nello smaltimento rapido delle file ai check-in e nella maggiore sicurezza (non per nulla si tratta di una tecnologia usata già da tempo in aeroporti e casinò).


La seconda applicazione, più ovvia, riguarda le attività customizzate che sfruttano i social, al momento rappresentate principalmente dal 
foto-tagging.


Entro il 2019 i software di riconoscimento saranno arrivati al punto di processare contemporaneamente gruppi sostanziosi di persone, agevolando il processo di registrazione e accesso all’evento e aumentando allo stesso tempo il livello di sicurezza dello stesso.

Il tutto, bisogna tenerlo presente, sarà accompagnato da un aggiornamento delle normative sulla privacy e il trattamento dei dati personali, a tutela degli utenti.

TREND N°2 – TRADUZIONI LIVE VIA APP

La traduzione simultanea via App è in giro da un po’, ma sta guadagnando terreno sul terreno degli eventi.
I tempi sono maturi per una tecnologia sufficientemente affidabile, che possa offrire ai partecipanti un’esperienza positiva facendo risparmiare una bella cifra ai professionisti del settore.

La traduzione da remoto è una possibilità interessante da esplorare: cosa succederebbe se, invece di sostenere le spese per la presenza di traduttori all’evento, il pubblico si collegasse da remoto per usufruire di un servizio di traduzione simultanea utilizzabile direttamente dal proprio smartphone?


Le possibilità di crescita sono esponenziali (e pure il 
risparmio), considerati i tagli notevoli alle spese per la presenza dei traduttori e per le apparecchiature di traduzione, come le cuffie di buona qualità per tutti i partecipanti.


La 
traduzione in streaming richiede una buona connessione wi-fi (Come fai a sapere se il wifi della location è adatto al tuo evento? Alla fine dell’articolo puoi trovare l’aiuto che cerchi!), e naturalmente non è scontato che finisca per sostituire interamente la traduzione in presenza; tuttavia i benefici sembrano sufficienti per favorirne la diffusione.


Lo sviluppo più probabile è che cominci a diffondersi a partire dagli eventi di dimensioni contenute, fino ad arrivare, in maniera capillare, anche agli eventi con standard di esecuzione più elevati, passando dagli eventi digitali come i webinar

TREND N°3: FEEDBACK VIA CHATBOT

Se l’edizione di un evento riesce a essere migliore della precedente è anche grazie al feedback dei partecipanti.
Senza feedback gli organizzatori non possono imparare, correggere gli errori meno evidenti e aggiustare il tiro.


Il pubblico però è sempre meno disposto a sacrificare del tempo per rispondere alle chiamate, e ha spesso poca voglia anche di riempire form cartacei (che sono anche uno spreco di carta e soldi, sia per la stampa che per l’inevitabile data entry manuale che segue).


La prassi è ormai un questionario via e-mail inviato post evento, che ha però poco appeal per i partecipanti.
Il trucco per ottenere una maggior percentuale di risposta è 
rendere la raccolta dati semplice, veloce e interessante; per fortuna nel 2017 l’intelligenza artificiale ha fatto un bel po’ di passi avanti, e ha migliorato i chatbot – i bot per la live chat che forniscono risposte pertinenti e personalizzate agli utenti in maniera automatica e istantanea.


La rivoluzione sta proprio nella semplicità: la chat è la modalità di comunicazione più utilizzata da chiunque abbia uno smartphone, e un chatbot che sfrutti un’app già utilizzata dagli utenti richiede 
‘quel’ passaggio in meno che consente ai partecipanti di fare meno fatica, e di rispondere più agevolmente alle domande richieste.

Gli altri vantaggi dei chatbot?


Permettono feedback continui, lungo tutta la durata dell’evento; sono in grado di catturare anche le impressioni fugaci, quelle che anche un partecipante bendisposto verso i lunghi form per mail potrebbe dimenticare di segnalare.

Offrono un ambiente in cui i partecipanti possono dire tutto quello che pensano, perché è più semplice essere onesti via messaggio che di persona.


E in più, l’intelligenza artificiale off
re un’interazione colloquiale al posto delle classiche domande aperte generiche, o a scelta multipla.

TREND N°4 – GUARDARE INSIEME

Guardare un concerto, un videogame, la finale del campionato di calcio in compagnia degli amici sono solo alcuni dei più comuni momenti di aggregazione.

Assistere a questi eventi assieme agli amici ma mentre ognuno si trova a casa propria è il trend degli ultimi anni, soprattutto nelle nuove generazioni cresciute a “pane e streaming”.


La 
condivisione rimane un valore fondamentale nel contesto degli eventi. Sembra che Youtube stia per rilasciare delle nuove funzioni per gli utenti che vogliono vedere i video insieme, come se fossero davanti allo stesso schermo; la stessa cosa può essere fatta per gli eventi.


Altrettanto fondamentale è la possibilità di offrire un’esperienza immersiva, ma immersiva davvero! Stiamo parlando della 
realtà virtuale, oggi maggiormente declinata nei video a 360°.


Facebook si è già accorto (poteva non farlo?) di questo potenziale ancora inespresso della Realtà Virtuale. Ha già annunciato un mega progetto con Oculus Rift (i visori per la RV) improntato all’esperienza remota – ma social – di concerti e festival musicali.
La componente 
social è dunque quella rivoluzionaria: in fondo, a eventi di questo tipo non si va mai da soli, ma sempre in compagnia di altre persone persone interessate allo stesso avvenimento, per condividere appieno l’esperienza.


In cosa consisterà questo progetto? Non lo sappiamo ancora. Ma sappiamo che è il momento di “rizzare le antenne”, perché si tratta di un nuovo livello di compartecipazione raggiungibile online.

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