Matrimonio

Quando organizzazione ed emotività convivono


Quante volte si sente dire che per organizzare un matrimonio non occorre una laurea… E noi, in barba ai titoli di studio conseguiti e 10 anni a testa in multinazionali ci sentiamo di dire che è proprio così.

In effetti, serve ben altro!

Quando ci troviamo di fronte alla coppia di sposi – magari anche con la suocera, la zia o la migliore amica, la prima cosa che conta è entrare in relazione con loro.

Qui non si tratta tanto di una questione di Q.I. quanto piuttosto di possedere quella che Goleman chiama un’intelligenza emotiva. La capacità cioè di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri e di gestire positivamente le emozioni, sia interiormente sia nelle relazioni sociali.

Siamo in un ambito che richiede rigore, precisione, capacità analitica, spirito d’iniziativa e decisione. Ma tutto questo in un momento e in un contesto ad alto voltaggio emotivo.

Chiunque si sia sposato sa cosa vogliano dire i mesi prima, colmi di aspettative, speranze e desideri e cosa significhi il fatidico giorno. Chi non si è sposato può forse immaginarselo.

Ecco noi ci troviamo a dover conciliare – in un settore senza regole ben precise – il rigore con l’emozione, la pianificazione con l’istinto, il necessario con l’‘accessorio’. E come se non bastasse, abbiamo a che fare con il connubio “pragmatismo maschile vs. sogno tipicamente femminile”.

Ogni matrimonio è a se’ perché’ ogni coppia di sposi è unica. Ma certi accorgimenti per noi sono diventati fondamentali.

  1. Un credo: Abbiamo scelto le parole chiave che ci guidano nel nostro operato dall’inizio alla fine: rispetto, trasparenza, divertimento, dedizione, passione.
  2. Scelte motivate e condivise: Nell’organizzazione di ogni matrimonio, passo dopo passo, le nostre proposte sono supportate da considerazioni condivise con gli sposi.
  3. Selezionare per ottimizzare: Siamo sostenitrici della teoria less is more quando si tratta di portare proposte agli sposi. Un’accurata selezione delle svariate possibilità, in risposta alle richieste dei clienti, crediamo sia il miglior modo per facilitare loro la vita.
  4. Regole ad hoc: Abbiamo fissato dei paletti, per dare un rigore al lavoro – rigore mai fine a se stesso, ma teso ad aiutare nella scelta e nella relazione col cliente e con i nostri partner, professionisti del settore.
  5. Empatia: infine, non meno importante, cerchiamo di avvalerci il più possibile della nostra intelligenza emotiva.

In fondo abbiamo a che fare con persone, non macchine. Peraltro in un momento particolarmente bello e significativo della vita.  E crediamo che l’empatia che si crea tra noi, gli sposi e i professionisti del settore con cui lavoriamo sia l’ingrediente segreto per il successo dell’evento.

di  Sparkling White, Wedding Planners
 
 

One thought on “Quando organizzazione ed emotività convivono

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